EX PARCO ROBINSON

AREA VERDE ABBANDONATA DA OLTRE 20 ANNI

Dal 2021 siamo impegnati nel recupero e la riapertura di un parco urbano di circa 1200 mq attraverso processi integrati di rigenerazione urbana.

L’area verde si trova a ridosso del centro storico della città di Udine ed è costeggiata dalla Roggia di Palma lungo via Planis ed accessibile solo attraverso un piccolo ponte.

È facilmente raggiungibile sia a piedi che grazie alle linee bus che fermano nella via. Inoltre, la presenza della pista ciclabile e della stazione di bikesharing lo attestano come porta nella mobilità green verso la cintura urbana.

La posizione dell’area è per noi determinante; un vero e proprio angolo di verde, posto tra l’attuale complesso scolastico di Via Diaz, in cui sono presenti numerosi istituti scolastici e il quartiere residenziale di Via Planis.

Questa sua caratteristica ne consentirebbe una fruizione integrata: gli abitanti del quartiere da un lato e gli studenti dall’altro. Rendere nuovamente fruibile quest’area e farla diventare uno spazio pubblico aperto significa infatti offrire agli abitanti un luogo di benessere in prossimità delle proprie abitazioni, ma anche promuovere la sperimentazione di piattaforme educative comuni, nelle quali le scuole e la città instaurino fertili relazioni di reciprocità e di mutuo scambio. 

Dal 2020 operiamo attraverso azioni di analisi, progettazione e rigenerazione sul territorio, prediligendo un modello dal basso verso l’alto, in cui il professionista diventa quella figura di facilitatore-innnovatore sociale, in grado di mettere in dialogo i bisogni, talvolta inespressi, delle comunità con le amministrazioni locali. 

Gli interventi messi in atto fin ora sono di tipo provvisorio, unica modalità possibile, che permettono però di agire nell’immediato, prendendoci cura dell’area e innescando un senso di comunità con gli abitanti del quartiere.

La realizzazione di strutture semplici, tramite l’utilizzo di materiali poveri o di riciclo ci permette, oltre che di riciclare materiali di scarto, di arricchire e rendere fruibile lo spazio stimolando la curiosità di molti e avviando nuove collaborazioni e processi di sperimentazione temporanea e reversibile. 

Ci operiamo perché questo diventi un piccolo parco permeabile, poliedrico, pubblico, alternativo, in grado di ospitare attività che stimolino la partecipazione alla cura e all’inclusione. 

2019

Individuazione dell’area.
Primi rilievi e primo contatto con l’ente gestore (UTI) per definire al meglio le dinamiche di intervento.

Primavera 2020

Di fronte ai possibili scenari “privatistici” post pandemia, la difesa di questo spazio pubblico diventa urgente.
Il nostro impegno vuole tradursi in azione affinché il necessario distanziamento fisico non si trasformi anche in distanza psicologica e sociale.
Il nostro progetto diventa una necessità per il quartiere: non soltanto come spazio d’evasione, ma come parte di un sistema capace di fornire servizi per il benessere della comunità.

Maggio 2020 - Gennaio 2021

Stallo burocratico.
Nuovo incontro con l’ente gestore EDR (ex UTI).
Durante questo periodo continuano gli studi di fattibilità
anche attraverso consulenze di professionisti del settore ambientale per valutare la sicurezza dell’area e la salute degli alberi presenti.
Vengono svolte le prime attività per coinvolgere il quartiere nel progetto di sensibilizzazione.

Inverno - Primavera 2021

La nostra proposta di rigenerazione arriva al Comune e grazie al bando nazionale “Si può fare” iniziano i lavori di ripristino nell’area che si presentava in uno stato di degrado e abbandono.
Tutti gli interventi vengono eseguiti da FrondaUrbana con esperti del settore e tramite attività di volontariato.

Estate 2021

Continuano i lavori di ripristino e pulizia del parco.
Vengono organizzati incontri di divulgazione e dibattito con la cittadinanza sui temi della sostenibilità, sulla rigenerazione urbana, sulla comunicazione e sul tema dello spazio democratico.

Settembre 2021

Prima apertura straordinaria dell’area a tutta la città, con l’esposizione artistica III PAYSAGE ad opera di Špela Volčič, Paola Pasquaretta e Bartolomeo Rossi.
L’area viene allestita con elementi installativi temporanei tra cui il Padiglione Manifesto, alcune sedute di design e un’installazione sonora interattiva.

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Autunno - Inverno 2021

L’area è nuovamente chiusa a seguito dell’ennesimo stallo burocratico.
Lungo il confine del parco viene realizzata un’installazione per richiamare l’attenzione e segnalare la nostra attività al di là del cancello.
Continua la ricerca di dialogo con le amministrazioni e vengono svolti ulteriori incontri con assessorati e tecnici comunali.

Primavera / Estate 2022

Continuano il lavoro di cura dell’area.
Vengono progettati e realizzati nuovi elementi installativi in totale autonomia economica e in autocostruzione, grazie al riuso di materiali di scarto e di recupero.
Vengono coinvolte altre associazioni del territorio e viene presentato al comune e a l’EDR il programma per una nuova apertura straordinaria a Settembre 2022

Settembre 2022

il 9, 10 e 11 Settembre si sono svolte tre giornate di festival sul tema della rigenerazione urbana, che hanno permesso di riaprire il parco al pubblico. Vengono proposti diversi incontri con esperti in ambito progettuale, su temi filosofici e su temi ambientali. Oltre ad un ricco programma di attività laboratoriali, concerti del mattino di musica classica e concerti serali di musica elettronica.

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Autunno / Inverno 2022

la decisione da parte dell’EDR ente gestore dell’area rimane comunque quella di tenere l’area chiusa al pubblico, nonostante il riscontro delle iniziative. Questo comporta che, date le sue caratteristiche naturali, l’area torni ad assumere nel tempo nuovamente uno stato di abbandono.

Primavera 2023

ad opera di FrondaUrbana si decide di aprire nuovamente l’area per ripulirla, effettuare degli sfalci e prendercene cura assieme al quartiere. Viene organizzato per l’occasione un concertino di musica Jazz.